Perdere la memoria mano a mano che passano gli anni è normale. Fa parte del naturale percorso di invecchiamento del nostro corpo. Esistono dei casi in cui, al contrario, il declino cognitivo non è solamente fisiologico. Ma è la conseguenza di un malattia, come ad esempio quello di Alzheimer. Fortunatamente, insieme alla memoria, esistono altri segnali che indicano la malattia. Conoscerli è fondamentale. Poiché può essere di aiuto per i parenti che li riconoscono in un proprio paziente.

I 10 SEGNALI MAGGIORMENTE FREQUENTI

  1. La perdita di memoria a breve termine: è il segnale più comune. Solitamente non si tende a perdere la memoria autobiografica. E nemmeno il riferimento ad avvenimenti accaduti lontano nel tempo. La memoria intaccata è quella a breve termine. Il che rende difficile ricordare le informazioni apprese di recente. Il cambiamento tipico dell’età, invece, corrisponde a dimenticare nomi e appuntamenti, ma poi ricordarli in seguito.
  2. Difficoltà visive: alcune persone malate di Alzheimer possono avere difficoltà a vedere. Ma anche a   a stabilire i colori o a comprendere le distanze negli spazi. Un sintomo frequente è l’incapacità a riconoscere la propria figura negli specchi. Per questo motivo vengono sempre sconsigliati nelle stanze dove vivono persone malate.
  3. Allucinazioni: un sintomo meno presente all’inizio. Solitamente  si manifestano negli stadi più avanzati della malattia e sono uno dei sintomi più complessi da gestire perché, a causa delle difficoltà comunicative, è spesso difficile comprendere davvero quello che sta vivendo la persona.
  4. Ridotta capacità di giudizio: quando la capacità di giudizio si riduce, si tende a non riuscire più a interpretare le cattive intenzioni delle persone. Per questo motivo, spesso le persone anziane vengono raggirate da persone malintenzionate che tentano di sottrarre loro denaro. Ciò si manifesta anche in scarsa cura della propria persona. Nello spettro della normalità rientra il prendere una decisione sbagliata di tanto in tanto.
  5. Cambiamenti di umore e personalità: gli anziani possono diventare confusi, sospettosi, depressi, spaventati o ansiosi. Possono essere facilmente suscettibili a casa, al lavoro, con gli amici o nei luoghi nei quali sono al di fuori della loro zona di comfort.
  6. Ritiro dalla vita sociale: le persone che soffrono del morbo di Alzheimer possono iniziare a rinunciare a hobby, attività sociali, progetti di lavoro o attività sportive. Possono avere problemi nel rimanere aggiornati sulla squadra sportiva preferita.
  7. Difficoltà nel risolvere i problemi: possono esserci cambiamenti nella capacità di sviluppare e seguire un programma o lavorare con i numeri. Possono avere problemi a ricordare una ricetta che era loro familiare o a tenere traccia delle bollette mensili.
  8. Incapacità a trovare oggetti: lo stato confusionale dei malati può portarli a lasciare oggetti in posti sbagliati, ma anche a dimenticarsi dove si trovano cose di uso quotidiano, come posate, orologio e spazzolino. Con il progredire della malattia questo sintomo diventa sempre più frequente ed è uno di quelli che può più facilmente far innervosire ed entrare in uno stato di ansia il malato.
  9. Confusione con tempi e luoghi: le persone che soffrono del morbo di Alzheimer possono perdere il senso delle date, delle stagioni e del passare del tempo. Possono avere difficoltà a capire qualcosa se non avviene immediatamente. A volte, possono dimenticarsi dove si trovano o come sono arrivati lì.
  10. Problemi nel parlare e/o scrivere: può esserci difficoltà nel seguire o nel partecipare a una conversazione. Può accadere che ripetano più volte la stessa parola. O abbiano problemi nel chiamare le cose con il nome giusto.

Ti è piaciuto questo articolo?

Ricevi il riepilogo mensile direttamente sulla tua mail.