Radio Veronica One
Ad ottobre 2022, Jacopo Barbagallo e Giancarlo Bertoldi sono stati ospiti presso Radio Veronica One, stazione radiofonica con sede a Torino, durante il programma #LiveSocial. Durante l’intervento è stato raccontato come è nata l’idea che ha dato vita al nostro progetto, che cos’è la riabilitazione cognitiva e quali sono i pazienti ai quali è rivolto Brainer. Oltre a ciò è stato raccontato il progetto di collaborazione con il San Camillo, realtà riabilitativa del nostro territorio.
TG3
Il 6 giugno 2016 è andato in onda, durante il TG Regionale del Piemonte su Rai 3, un servizio dedicato alla nostra piattaforma, presentata come una terapia innovativa nel campo delle malattie neurodegenerative.
Il servizio è stato girato all’interno della Residenza Principe Oddone di proprietà KCS Caregiver, in occasione del convegno: “I Disturbi Neurocognitivi (DNC): dalla clinica ai trattamenti residenziali e semi-residenziali”. Intervistata ai microfoni, la dottoressa Micaela Ricucci ha raccontato di come l’utilizzo di Brainer avesse evidenziato dei miglioramenti in alcune aree cognitive dei pazienti trattati.
Affari & Finanza
Affari & Finanza è un giornale economico-finanziario legato al quotidiano “La Repubblica”, che presenta le ultime news dalla redazione di Roma. Il 9/5/22 è stato pubblicato sul giornale, sia in versione cartacea che online – sulla pagina Linkedin del giornale – un breve articolo dedicato a Brainer. Nell’articolo, intitolato “Brainer: scienza e tecnologia per la riabilitazione cognitiva”, viene descritto lo scenario di partenza legato all’incidenza delle demenze, gli obiettivi del nostro strumento innovativo e le funzionalità implementate per aiutare i neuropsicologi a svolgere al meglio il proprio lavoro.
La Repubblica
Il 29/5/21 è stato pubblicato sul quotidiano “La Repubblica” un articolo a tutta pagina dedicato alla nostra piattaforma. L’articolo, inserito all’interno dell’inserito “Focus Innovazione e tecnologia in sanità”, è intitolato “Uno strumento di svolta digitale per la riabilitazione cognitiva”. Oltre al racconto di come il nostro approccio alla riabilitazione cognitiva sia innovativo e tecnologicamente avanzato sono stati inseriti anche alcuni approfondimenti a lato pagina per dare una visione a 360 gradi del nostro prodotto e della nostra missione. Sono stati così trattate tematiche quali l’importanza della telemedicina, l’aggiornamento alla nuova piattaforma, la storia della creazione e la ricerca scientifica come pilastro del nostro progetto.
Dott.ssa Federica Pensavecchia
PsicologaUtilizzo la piattaforma principalmente con pazienti ambulatoriali che svolgono dei cicli di stimolazione cognitiva in seguito a inquadramento neuro-cognitivo.
Molto interessanti le nuove proposte (giochi ecologici e storie), rendono il lavoro più stimolante per il paziente e più vicino al funzionamento quotidiano, con coinvolgimento di aspetti, es. memoria a lungo termine e prospettica, prima non presenti. Apprezzo molto l’aspetto domiciliazione.
Nella pratica clinica trovo Brainer uno strumento utile ma usato in combinazione con altro.
Dott.ssa Maria Luisa Piatti
Neuropsicologa ClinicaCome Neuropsicologa Clinica, ero alla ricerca di una terapia cognitiva computerizzata e, dopo aver esaminato la letteratura, ho scelto il programma Brainer. Ciò che mi piace particolarmente è la possibilità di impostare gli esercizi in base alle esigenze individuali di riabilitazione. I miei pazienti hanno disturbi cognitivi di diversa natura (malattie neurodegenerative, ictus, encefaliti, traumi cranici) e ognuno ha esigenze specifiche. I pazienti sono entusiasti perché si divertono durante l’allenamento e riscontrano miglioramenti nella vita quotidiana.
Dott.ssa Elisabetta Regazzo
NeuropsicologaTrovo che piattaforma sia semplice, immediata e di facile utilizzo per gli utenti che ne usufruiscono o da me in studio o a casa.
E’ interessante la possibilità di monitorare a distanza l’andamento dei pazienti.
Dott.ssa Vittoria Cerreti
Psicologa ClinicaUtilizzo Brainer nella mia pratica clinica da un paio di anni. Lo trovo uno strumento molto innovativo e allo stesso tempo di facile utilizzo anche dai pazienti anziani con difficoltà cognitive. La nuova versione risulta molto più interattiva e interessante. L’aspetto che mi sembra più innovativo è quello di poter scegliere tra un ampia gamma di esercizi per offrire dei piani terapeutici sempre differenti.
Dott.ssa Enrica Gnecchi
Pedagogista del gruppo riabilitativo "Abili"rispetto alla vecchia versione è cresciuta la varietà della proposta ma la modalità può ancora essere migliorata (foto e scritte a volte troppo piccole e non sufficientemente distanziate, sullo schermo abolire l’uso dello stampato minuscolo)
Dott.ssa Mara Cirigliano
NeuropsicologaAbbiamo scelto di utilizzare Brainer perché è divertente, innovativo, creativo ed unico nella sua modalità di abbinare stimoli ad immagini e suoni. La modalità touch-screen consente un’interazione diretta tra paziente e strumento e produce nell’immediato un effetto antidepressivo e di autostima legato all’interattività della stimolazione intellettiva. Desta sicuramente interesse non solo nei giovani e negli adulti, ma anche negli anziani, grazie al suo utilizzo semplice ed intuitivo. Il software ci permette di monitorare, inoltre, l’andamento relativo alle aree cognitive grazie alla possibilità di creare una cartella clinica per ciascun paziente. La possibilità di variare esercizi consente, infine, una buona flessibilità all’interno del trattamento riabilitativo stesso. Restiamo in attesa di nuovi esercizi da proporre ai nostri giovani anziani…e non solo!!! Le generazioni stanno cambiando e molti dei nostri pazienti lavoravano alle scrivanie con i computer, per cui usare un tablet come mezzo di lavoro è sicuramente un fattore di connessione molto importante…il fil rouge che può tenere unite più generazioni, oltre a rendere una mezz’ora di lavoro un piacevole momento da condividere, un’occasione per farsi del bene e allo stesso tempo divertirsi.
Dott. Marco Cavallo
Ricercatore neuroscienze, Neuropsicologouso brainer ormai da alcuni anni per progetti di ricerca pilota su pazienti vari. sto ottenendo buoni feedbacks, e anche qualche collega estero mi chiedeva se pensavate a una traduzione in inglese e/o in altre lingue degli esercizi.