In Italia ci sono circa 1,5 milioni di persone con demenza e quasi 4 milioni di caregiver coinvolti nella loro assistenza. Sorprendentemente, secondo studi recenti, 600.000 casi avrebbero potuto essere evitati adottando stili di vita più sani, evidenziando quanto la prevenzione sia ancora sottovalutata.

Nonostante le evidenze scientifiche, molti cittadini continuano a trascurare la propria salute cerebrale: poca attività fisica, cattiva alimentazione, fumo e alcol sono comportamenti che aumentano il rischio di demenza nel tempo.

Prevenire la demenza: quasi la metà dei casi potrebbe essere evitato

Secondo la Lancet Commission, il 45% dei casi di demenza previsti entro il 2050 potrebbe essere ritardato o addirittura evitato intervenendo su fattori di rischio modificabili, come:

  • scarsa attività fisica

  • fumo e alcol

  • lesioni cerebrali

  • isolamento sociale

  • obesità, pressione alta e diabete

  • depressione

  • problemi di udito o vista non trattati

  • colesterolo alto

  • basso livello di istruzione

  • esposizione all’inquinamento

Come spiega la professoressa Gill Livingston, “Non è mai troppo presto né troppo tardi per ridurre i rischi di demenza. Intervenire sugli stili di vita può fare la differenza in qualsiasi fase della vita, soprattutto per chi è più vulnerabile”.

Strategie pratiche per proteggere il cervello

Pur non esistendo una “cura preventiva” garantita, adottare buone abitudini quotidiane può ridurre significativamente il rischio:

  • Muoversi ogni giorno: passeggiate, ginnastica leggera o attività fisica regolare mantengono il cervello attivo.

  • Alimentazione sana: frutta, verdura, pesce e alimenti ricchi di omega-3 supportano la funzione cerebrale.

  • Stimolare la mente: lettura, giochi cognitivi e nuove attività favoriscono memoria e concentrazione.

  • Coltivare rapporti sociali: relazioni regolari con amici e familiari riducono l’isolamento.

  • Controllare la salute generale: monitorare pressione, colesterolo e diabete aiuta a prevenire problemi neurologici.

Conclusione

La demenza può essere prevenuta o almeno ritardata, se si agisce consapevolmente sui fattori di rischio. Cambiare abitudini non è semplice, ma anche piccoli passi quotidiani contribuiscono a proteggere il cervello e migliorare la qualità di vita nel lungo periodo.

Fonte: Vita.it

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