anziani che gioca ad un videogioco

Il videogioco non ha più solo lo scopo di intrattenere o trattare alcuni disturbi. La sua potenzialità si estende fino all’immedesimazione. Questo è il caso di Before I Forget, videogioco nominato ai BAFTA nella categoria Game Beyond Entertainment.

Disponibile su PC, Switch, PS4 e XboX, esplora come la demenza influisca sulla vita di chi ne soffre e su coloro che li circondano. In soltanto un’ora di gioco è in grado di trasmettere tutta la potenza che questa malattia porta con sé.

LA STORIA DI SUNITA

La protagonista è Sunita, donna di 65 anni, affetta da demenza. Il giocatore deve immedesimarsi in lei, esaminando vecchie cartoline, appunti scarabocchiati, fotografie e vagando in una casa di cui non ci si ricorda assolutamente nulla. Gli obiettivi del gioco sono capire il lavoro di Sunita prima della malattia e trovare il marito apparentemente scomparso.

Per rappresentare al meglio i sintomi della malattia, e permettere così al giocatore di immedesimarsi completamente, vengono usati flashback e distorsioni audiovisive. Pianoforte che suona o telefono che squilla aiutano a indirizzarsi nella giusta direzione. Anche il colore viene utilizzato per contribuire ulteriormente all’immersione. La vernice sulle pareti della casa appare irregolare, come a indicare la lotta che Sunita affronta per recuperare i suoi ricordi.

Oltre a esaminare oggetti e spostarsi per la casa, vengono offerti al giocatore momenti di contatto con il passato della donna. Un esempio? Risolvendo un puzzle, si viene catapultati in un suo ricordo mentre guarda le costellazioni in India con la nipote. Questi momenti consentono di comprendere quanto Sunita si sia allontanata dal suo passato.

I PARERI DEL PUBBLICO SUL VIDEOGIOCO

Fin dal suo lancio nel 2018, il gioco ha riscosso molto successo. I primi a volerlo testare sono stati coloro che hanno parenti affetti da questa malattia. In questo modo hanno potuto capire più a fondo le emozioni e i sentimenti dei propri cari.

A colpire è stata in particolare la ricerca delle stanze. Spesso, infatti, il gioco modifica la casa in maniera irriconoscibile. Le porte che una volta conducevano alle camere da letto ora portano agli armadi, quelle del bagno in ripostigli. In questo modo il giocatore si sente confuso, arrabbiato e triste per non riuscire nemmeno a capire dove si trovi una semplice stanza.

Ti è piaciuto questo articolo?

Ricevi il riepilogo mensile direttamente sulla tua mail.