Se quasi tutti sono a conoscenza dei benefici apportati dall’attività fisica per il metabolismo, l’apparato cardiocircolatorio e il sistema scheletrico e muscolare, in pochi sono al corrente dei suoi benefici per il cervello.

L’attività fisica è infatti una delle più importanti forme di prevenzione contro svariate patologie, in quanto contribuisce in maniera significativa al mantenimento di uno stile di vita sano e perciò di una buona salute, sia del corpo che della mente. Ma cosa accade al cervello con l’attività fisica?

EFFETTI DELL’ATTIVITÀ FISICA SUL CERVELLO

A qualunque età il cervello trae giovamento dall’attività motoria. In particolare, essa:

  • migliora la vascolarizzazione cerebrale;
  • aumenta il numero dei neuroni, delle cellule gliali e rafforza le connessioni sinaptiche;
  • favorisce la sopravvivenza dei neuroni già esistenti per via di una maggior produzione del fattore neurotrofico BDNF;
  • rallenta il naturale processo di atrofia dell’ippocampo;
  • potenzia le funzioni cognitive, specialmente la capacità di apprendimento di nuove informazioni e le abilità di memoria a breve e lungo termine;
  • migliora l’umore e riduce lo stress, in quanto contribuisce al rilascio nel cervello di dopamina ed endorfine, che aumentano il buonumore e aiutano ad eliminare le sostanze chimiche che hanno favorito stress, ansia e malumore, come la chinurenina, sostanza tossica per la serenità;
  • aiuta a regolare le emozioni, favorendo il controllo di quelle negative, come ansia, tristezza, rabbia e paura;
  • favorisce il funzionamento cerebrale nei bambini e negli adolescenti, contribuendo a migliori prestazioni nelle capacità di attenzione, concentrazione, apprendimento e memoria;
  • riduce il rischio di sviluppare forme di demenza come l’Alzheimer, poiché, grazie ai benefici sopraelencati, diminuisce le probabilità di andare incontro a declino cognitivo.

ATTIVITÀ FISICA: UN TOCCASANA AD OGNI ETÀ

Qual è l’età migliore per fare attività fisica? La risposta è più semplice di quanto si pensi: tutte le fasi della vita, nel limite della propria età e delle condizioni di salute, sono adatte. Ciò significa che le caratteristiche di un bambino o di un adolescente permetteranno di svolgere un certo tipo di attività motoria, diverso da quello che è in grado di sostenere un soggetto che ha superato i 70 anni.

In ogni caso, l’attività fisica apporta benefici a tutto l’organismo, compreso il cervello, in persone di tutte le età. I giovani possono godere di una maggior sicurezza e autostima, un miglior rendimento scolastico, un’abilità superiore di controllo delle emozioni e di una modalità efficace per scaricare ansia, stress e tensioni.

Gli anziani, facendo movimento, mantengono lo stato di salute a un livello ottimale, irrobustendo la muscolatura, migliorando la circolazione sanguigna, abbassando la pressione arteriosa, aumentando l’efficienza cardiorespiratoria e giovando di benessere psicologico e rendimento cognitivo superiore.

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