Laboratorio di ricerca sulle cellule staminali per la terapia cellulare

La mononucleosi, comunemente conosciuta come “malattia del bacio” e causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), potrebbe avere conseguenze più gravi di quanto si pensasse, specialmente nei bambini e negli adolescenti. Un recente studio condotto dall’Unità di Neurologia dello sviluppo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha infatti confermato un legame tra mononucleosi e sclerosi laterale amiotrofica (SLA) in età pediatrica.

Mononucleosi e SLA nei bambini: dettagli dello studio

La ricerca ha preso in esame bambini e adolescenti, confrontando soggetti già colpiti da SLA con coetanei sani. Dall’analisi dei campioni di sangue è emerso che tutti i ragazzi con SLA avevano avuto precedenti infezioni da virus di Epstein-Barr, molte volte manifestatesi come mononucleosi. Nei bambini senza SLA, invece, solo una parte risultava positiva al virus.

Questo dato è particolarmente significativo: suggerisce che la mononucleosi non sia solo un’infezione passeggera, ma un possibile fattore scatenante o amplificatore del rischio di SLA in giovane età.

Perché questa scoperta è importante

La SLA è una malattia neurodegenerativa rara nei bambini, e la comprensione dei fattori di rischio precoci è fondamentale per la prevenzione. Lo studio del Bambino Gesù mette in luce come un’infezione virale comune possa avere ripercussioni neurologiche importanti, aprendo la strada a possibili strategie di monitoraggio e intervento precoce.

Implicazioni future

  • Monitoraggio precoce: identificare i bambini che hanno avuto mononucleosi potrebbe aiutare i medici a valutare il rischio di SLA.

  • Strategie di prevenzione: lo sviluppo di vaccini contro il virus di Epstein-Barr potrebbe ridurre il rischio di insorgenza della SLA in età giovanile.

  • Ricerca scientifica: la scoperta invita a ulteriori studi per comprendere i meccanismi biologici che collegano la mononucleosi alla neurodegenerazione.

Questa ricerca sottolinea quanto sia importante non sottovalutare la mononucleosi nei bambini. Oltre ai sintomi comuni come febbre, mal di gola e affaticamento, l’infezione da EBV potrebbe avere effetti a lungo termine sul sistema nervoso, aumentando il rischio di SLA.

Aumentare la consapevolezza tra genitori, pediatri e scuole è fondamentale: conoscere i rischi legati alla mononucleosi può aiutare a identificare precocemente eventuali segnali di allarme e favorire interventi tempestivi.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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