Sapresti dirci che giorno era e cosa hai fatto il 22 febbraio 2012?

Ipermemoria Autobiografica. Si chiama così questa capacità davvero rara, appartenente ad un numero molto limitato di individui, che permette di ricordare aspetti futili del proprio passato, episodi che un individuo normale non sarebbe in grado di richiamare alla memoria. Oltre che scoprirne i meccanismi, i ricercatori hanno anche l’obiettivo di individuare potenziali tecniche terapeutiche per la cura delle demenze.

Lo studio sarà condotto dai ricercatori italiani Patrizia Campolongo (Università La Sapienza di Roma), Valerio Santangelo (Università degli Studi di Perugia) e Simone Macri (Istituto Superiore di Sanità). I soggetti con “super” memoria, sottoposti alla risonanza magnetica funzionale (fMRI), dovranno rispondere a domande di carattere autobiografico (ad esempio “cosa hai fatto il 13 maggio del 1997?”) o richiamare alla memoria dettagli di giornate note alle cronache italiane. Si indagherà, nello specifico, l’attività di tre aree neurali:

  • Corteccia prefrontale (sede della collocazione temporale dei ricordi);
  • Lobo temporale mediale (sede dell’immagazzinamento dei ricordi);
  • La corteccia visiva (sede della reminiscenza dell’esperienza vissuta).

A sottoporsi al test, iniziato il 5 febbraio 2016 presso la Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, sono stati due ingegneri trentenni (uno del Nord Italia e l’altro originario di Tivoli) e un giovane romano. Tuttavia, per arrivare ai primi risultati i ricercatori hanno bisogno di un gruppo di almeno 6-8 persone.

La ricerca è quindi ancora aperta!

 

Beatrice

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