I benefici dell’intelligenza sull’invecchiamento cerebrale.

Secondo Jean Piaget, l’intelligenza è ciò che usiamo quando non sappiamo cosa fare. Numerosi studi hanno dimostrato che le persone attive dal punto di vista cerebrale risultano essere più resistenti agli effetti della demenza, in quanto posseggono una maggiore riserva cognitiva ed una maggiore complessità delle sinapsi neuronali.

I ricercatori della Harvard Medical School, in particolare il Dott. Joseph Coyle, hanno scoperto che la ricchezza cognitiva non dipende dal numero dei neuroni, bensì dal numero delle connessioni esistenti tra i neuroni. Seppur con l’avanzare dell’età la quantità delle cellule nervose decade, l’intelligenza, agendo sul funzionamento della corteccia cerebrale e dell’ippocampo, risulta essere molto efficace per mantenere costante, o addirittura aumentare, il numero delle connessioni neuronali.

L’uso e la capacità decisionale sono, quindi, fattori protettivi per contrastare gli effetti del decadimento cognitivo.

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