Musicoterapia e logopedia in aiuto contro l'afasia

Afasia e disfagia riguardano i disturbi del linguaggio e della deglutizione, e sono tra le conseguenze maggiormente debilitanti dell’ictus. L’afasia colpisce circa il 30% dei pazienti, mentre la disfagia tra il 60 e il 67% entro i primi tre giorni dall’evento. Tra le conseguenze peggiori vi è la totale incapacità di gestire la saliva e gravi problematiche durante l’alimentazione.

I pazienti afasici hanno difficoltà nell’esprimersi verbalmente ma hanno intatta la capacità di comprendere il linguaggio. Per questo motivo, chi soffre di afasia, prova disagio nello scegliere le parole più adatte ad ogni situazione. Ma le problematiche sono riscontrabili anche per i caregiver: chi deve gestire una persona afasica deve prendere coscienze del fatto che la difficoltà di linguaggio non è un “rifiuto a parlare”, ma una conseguenza debilitante della sua condizione. Per alleviare i sintomi di quest’impedimento arrivano in soccorso la logopedia e la musicoterapia.

LOGOPEDIA VS AFASIA

Il logopedista – la figura che si occupa delle problematiche della comunicazione di natura foniatrica e neurologica – deve intervenire nei primi 12 mesi dalla comparsa dei sintomi afasici. Quest’ultimi vanno affrontati sia utilizzando le migliore tecniche riabilitative sia attraverso il counseling. Quest’ultimo è un intervento di supporto che comprende una serie di consigli e di informazioni al paziente e a chi si relaziona con lui. Il logopedista, da questo punto di vista, diventa il centro di una rete di collegamento e di scambio di informazioni con i caregiver e gli operatori.

Dopo la fase acuta del ricovero ospedaliero, inizia il periodo più difficile: le conseguenze dell’ictus e la sintomatologia dell’afasia si aggravano. È qui che la figura del logopedista assume un ruolo fondamentale: l’afasia non consente più il collegamento tra le parole e i significati, facendo venire meno la possibilità di esprimere pensieri e desideri. È in questa delicata fase che il logopedista deve alternare sedute di counseling, condividendo obiettivi di lavoro e strategie volte allo scambio comunicativo, e sedute di riabilitazione logopedica, stabilendo un iter riabilitativo.

L’AIUTO DALLA MUSICOTERAPIA

Uno strumento riabilitativo che sta emergendo nell’ultimo periodo è la musicoterapia, dal momento che contribuisce ad attivare canali differenti da quelli verbali generalmente utilizzati. Le persone afasiche, infatti, hanno difficoltà a parlare, ma riescono a cantare. Questo è possibile grazie al fatto che la musica e il linguaggio verbale non si trovano nello stesso emisfero cerebrale.

Da questo punto di vista, la Federazione Nazionale A.L.I.Ce Italia ha fortemente voluto il progetto “Coro degli Afasici”. L’obiettivo principale è quello di affrontare e migliorare i disagi emotivi collegati alla propria esperienza di isolamento e depressione. Non solo, ma il Coro rappresenta un importante momento di socializzazione e incontro tra le persone afasiche. In questo modo, viene rafforzata l’autostima e la voglia di lottare contro questa condizione.

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