Comunemente si associa la creatività alla giovane età, in quanto questo concetto rimanda a quelli di fantasia e immaginazione, tipici dei bambini.

La creatività è definita come l’attitudine a creare. “Creare” è un termine latino che significa “produrre, generare” qualcosa che prima non c’era. L’idea di creatività comincia a essere attribuita anche all’essere umano soltanto nel secolo scorso e la parola stessa entra a far parte del lessico italiano a partire dagli anni Cinquanta. In precedenza, infatti, nel mondo cristiano, si riteneva che creare fosse un atto esclusivo della divinità.

La creatività è dunque oggi considerata come il processo di dinamica intellettuale che ci permette di trovare nuove idee o soluzioni, nuove organizzazioni o combinazioni di elementi già esistenti, risolvere problemi in modo originale. Ma c’è un’età in cui sviluppiamo maggiormente questa capacità?

SIAMO CREATIVI IN QUALUNQUE FASE DELLA VITA?

Generalmente, i bambini sono dotati di una creatività molto evidente, soprattutto nella fase prescolare, quando ancora le abilità logiche e linguistiche non sono strutturate.

Da uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences è emerso che man mano che si va avanti con l’età si ridurrebbe il pensiero creativo. Questo perché man mano che si cresce, il bagaglio di conoscenze si amplia e nel momento in cui un adulto si trova di fronte a un nuovo problema, tende a cercare la soluzione basandosi su ciò che sa già (pensiero-sfruttamento). I bambini, invece, non potendo basarsi sull’esperienza, creano connessioni e ipotesi originali e inusuali (pensiero-esplorazione). Tuttavia, il massimo della creatività è stato riscontrato negli adolescenti.

La ricerca psicologica degli ultimi decenni, però, sostiene che il processo creativo, insito e potenzialmente attivo in ognuno di noi, non va perdendosi con l’avanzare dell’età. Indipendentemente da essa, infatti, ogni persona può esprimere la propria creatività in vari ambiti. Infatti, questa capacità, se sufficientemente stimolata, rimane attiva nel tempo e contribuisce a un invecchiamento sereno e positivo.

Dunque, si può affermare che in età giovane la creatività emerge più facilmente, mentre in età più avanzata occorre una sua maggiore stimolazione. Tuttavia, ciò non significa che il fattore età determini l’eliminazione di questa capacità nell’individuo.

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