Approfondimenti

Sulla base di caratteristiche, peculiarità e funzioni l’Attenzione Complessa viene suddivisa in: Attenzione Divisa; Attenzione Selettiva; Attenzione Mantenuta.

ATTENZIONE DIVISA

Capacità di prestare attenzione a più cose contemporaneamente. Grazie all’Attenzione Divisa è possibile, infatti, impegnarsi nello stesso momento in due compiti di difficoltà e abilità differenti.

Sono due i processi base di questa capacità cognitiva: il processo automatico ed il processo di controllo.

Il primo è molto rapido, non agisce sotto il controllo cosciente e non è limitato dalla ridotta capacità della Memoria a Breve Termine, mentre il secondo, più lento e a capacità limitata, si manifesta sotto il controllo cosciente;

ATTENZIONE SELETTIVA

L’Attenzione Selettiva si riferisce alla capacità di selezionare solo alcune tra le numerose informazioni percepite dagli organi di senso. A che punto del processo avviene la selezione?

Vi sono due orientamenti: la teoria della selezione precoce, secondo cui la selezione viene operata sull’imput sensoriale, e la teoria della selezione tardiva, che invece pone la selezione successivamente al processo di riconoscimento dello stimolo.

Per quanto riguarda le informazioni alle quali non si presta attenzione, sebbene non arrivino alla soglia di coscienza, esse riescono a raggiungere il livello di elaborazione semantica. Si ritiene pertanto che l’Attenzione Selettiva sia guidata da due meccanismi: un meccanismo di attivazione; un meccanismo di inibizione attiva della risposta. Il primo meccanismo, precedente rispetto alla selezione, opera sia sull’informazione rilevante sia su quella ignorata, attivando le rispettive rappresentazioni per una codifica semantica di entrambi gli stimoli. Il secondo meccanismo viene attuato verso lo stimolo irrilevante, il quale, di modo da non accedere al sistema di risposta, subisce un processo di inibizione.

Il meccanismo di attivazione si presenta come un processo più stabile e meno influenzato dalle richieste del compito e dalle strategie del soggetto, influenze che invece incidono sul meccanismo di inibizione attiva della risposta.

ATTENZIONE MANTENUTA

Indica la capacità di mantenere lo sforzo attentivo per un tempo prolungato.

È possibile osservare l’Attenzione Mantenuta rilevando le variazioni nel tempo della prestazione ad un compito e, generalmente, si riscontra una correlazione positiva tra durata e peggioramento della performance.-

Per misurare il grado di attenzione occorre basarsi sul numero di errori nella scoperta del segnale, sul numero di volte che il segnale dev’essere ripetuto per essere riconosciuto e sui tempi di reazione.