Gli animali domestici sono una compagnia gradita da un elevatissimo numero di persone. Si pensi che oltre il 50% degli italiani ne possiede almeno uno, in particolare cani e gatti. Il 79% dei proprietari di cani considera il proprio pet come parte integrante della famiglia. I numeri dimostrano quindi che, nonostante l’impegno necessario per la gestione di un animale domestico, la bilancia pende dalla parte dei benefici. Non si tratta soltanto di effetti positivi immediatamente percepibili, bensì anche a lungo termine. La convivenza con animali domestici può infatti impattare positivamente sulla salute mentale, rallentando il declino cognitivo.

Convivere con un animale domestico: pro e contro

Possedere un animale domestico non significa certo avere un peluche da coccolare quando ci sentiamo tristi. Si tratta infatti di una scelta che comporta specifiche responsabilità. Andiamo a vedere quali possono essere i pro e i contro.

I vantaggi

La rivista Forbes ha messo in luce almeno 8 validi motivi per convivere con un animale domestico.

  • La forma fisica migliora, in quanto, adattandosi alle esigenze del pet (soprattutto se si tratta di un cane), si adotta uno stile di vita attivo, fatto di passeggiate e gite all’aperto.
  • Ansia e stress si riducono, grazie al rilascio di ossitocina; la presenza di un animale domestico rende anche meno stressante lo svolgimento di un compito difficile e meno dolorosa la convalescenza post operatoria.
  • La pressione sanguigna e il colesterolo si abbassano.
  • La disciplina migliora poiché prendersi cura di un animale domestico, sia esso un cane o un pesce, comporta delle responsabilità.
  • L’umore migliora e la depressione diminuisce grazie alla compagnia e al contatto.
  • La socializzazione è facilitata perché ci si interfaccia sia con l’animale stesso che con la community, grazie anche alla presenza di piattaforme online e siti di incontri a tema pet.
  • Il sistema immunitario si rinforza, soprattutto durante l’infanzia. La forfora del pelo degli animali domestici si ritiene possa fungere da immunoterapia naturale per neonati e bambini.
  • La qualità dello sviluppo infantile è più alta, in quanto vengono favorite calma e concentrazione e migliorano le capacità di interazione sociale.

Gli svantaggi

Tutti gli svantaggi derivanti dal possesso di un animale domestico sono legati alle responsabilità e all’impegno che la sua gestione comporta.

In primis, le spese alimentari, mediche e di cura quotidiana dell’animale possono rappresentare un ostacolo per molti; un secondo problema può essere la pulizia della casa, che, in caso di animali con pelo, viene meno. Ultimo ma non meno importante è l’aspetto logistico: qualunque pet non può essere lasciato da solo per troppo tempo, pertanto ogni spostamento dev’essere organizzato in base alle sue esigenze.

Animali domestici: alleati contro il declino cognitivo

Oltre ai benefici sopraelencati che la convivenza con un animale domestico offre, ce n’è uno di recente scoperta. Secondo uno studio dell’Università del Maryland, pubblicato sulla rivista Nature, convivere con animali domestici contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo in età avanzata.

Il campione in esame ha coinvolto 637 partecipanti di età compresa tra 51 e 101 anni, un terzo dei quali in possesso di animali domestici. Nel corso di un decennio, con l’avanzare dell’età, le funzioni cognitive di tutti i partecipanti sono diminuite. Tuttavia, il deterioramento cognitivo è stato minore nei soggetti che convivevano con un animale domestico. Inoltre, in due terzi dei proprietari di un cane, è stato riscontrato un declino ancora più lento, grazie all’attività fisica svolta portandolo a spasso.

Anche da un altro studio sono emersi risultati analoghi, ma con qualche differenza. Gli individui coinvolti sono stati 7.945 over 50; soltanto nei soggetti che vivevano senza altre persone è stato riscontrato un rallentamento del declino cognitivo nella memoria verbale e nella fluenza verbale, dovuto alla presenza di un animale domestico. I tassi di declino delle capacità cognitive sono stati valutati nell’arco di 9 anni.

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