La diminuzione della Aβ

L’idea alla base della TMS è quella di attivare in modo specifico una determinata rete neuronale, che sostiene una determinata funzione cognitiva.

In uno studio pubblicato nel 2015 su Pubmed, sono stati mostrati gli effetti dell’applicazione della Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) su giovani topi – intensità 1, 10 o 15 Hz al giorno per 4 settimane – ai quali era stata indotta la Malattia di Alzheimer. Gli animali presentavano un notevole accumulo di proteina β amiloide (Aβ) a livello intracellulare. Dai risultati, i ricercatori hanno rilevato una migliore attività del canale BK, con conseguente rafforzamento del potenziamento a lungo termine (LTP) nell’ippocampo. Inoltre, è stato evidenziato un importante abbassamento della concentrazione di Aβ intracellulare.

Questi dati appaiono molto promettenti! La TMS potrebbe, infatti, risultare un efficace strumento per far fronte agli spiacevoli effetti causati dalla Malattia di Alzheimer.

 

Beatrice

http://astra2407.altervista.org/stimolazione_transcranica_tms.html

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