È quanto afferma un recente studio pubblicato su PubMed

In presenza di neuropatologia, le donne risultano essere, in termini di prevalenza e gravità, più sensibili rispetto agli uomini alla manifestazione clinica della Malattia di Alzheimer. Provenienti da Disease Neuroimaging Initiative di Alzheimer (ADNI), hanno partecipato allo studio: 348 individui senza compromissioni a livello cognitivo; 565 individui con decadimento cognitivo lieve (MCI); 185 individui con Malattia di Alzheimer (AD).

Considerando il liquido cerebrospinale (CSF) e i livelli dei biomarker del fluido di amiloide-β42 (Ap-42) e tau totale, è stata valutata la correlazione fra genere e processi d’invecchiamento cerebrale. In particolare, dall’analisi risulta esserci una significativa interazione tra genere e Ap-42 e tau totale. Le donne con Ap-42 e livelli di tau totale indicativo, infatti, mostrano peggiori cambiamenti patologici rispetto agli uomini, manifestando una più accentuata atrofia ippocampale ed un più rapido declino cognitivo.

La differenza di tra uomini e donne è stata particolarmente pronunciata tra gli individui con MCI e bassi livelli di istruzione.

 

Beatrice

http://www.ilpost.it/2015/08/22/numero-uomini-donne-mondo/

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