James Parkinson nasce a Londra, l’11 aprile del 1755. Il suo nome richiama istantaneamente la nota malattia. Ed effettivamente la sua fama deriva proprio dal suo contributo al saggio “An essay on the shaking Palsy”, nel quale descrive per la prima volta la patologia.

Figlio di John Parkinson, si interessò fin dalla giovinezza allo studio della medicina, seguendo le orme del padre che era un chirurgo. Oltre alla professione di medico, però, Parkinson si distinse per la sua personalità poliedrica. Gli interessi, durante la sua vita, furono fortemente diversificati.

PARKINSON COME ATTIVISTA POLITICO

Prima ancora che medico, Parkinson fu un fervente attivista politico. Criticava ferocemente il governo e sosteneva i diritti del popolo nelle cause sociali. Aveva idee anticonformistiche per la società inglese del tempo. Pensieri vicini agli ideali della rivoluzione francese. Fu membro di numerose società segrete. Una di queste fu coinvolta in un tentativo di stato. Per questo motivo fu processato ma ne uscì assolto.

PARKINSON COME PALEOLOGO 

Parkinson fu anche un grande appassionato di geologia paleontologia. Aveva una collezione di reperti e fossili e scrisse numerosi studi. Così appassionato che, in suo onore, porta il suo nome anche un  un mollusco (ormai estinto): la Parkinsonia Parkinsoni.

PARKINSON COME MEDICO

Durante la sua carriera ebbe modo di studiare le malattie mentali. Ma anche la gotta e l’appendicite. Infatti, fu il primo a descrivere la peritonite come causa di morte. Ma soprattutto, Parkinson identificò per primo i sintomi di una paralisi agitante, come la chiamava lui stesso, che illustrò nel saggio del 1817.

Malgrado la scoperta, però, il lavoro di Parkinson rimase sconosciuto a lungo. Venne riscoperto molto dopo la sua morte, grazie a  Jean Martin Charcot. Questo medico francese, difatti, si riferì alla patologia descritta dal collega inglese come a “la maladie de Parkinson”.

Solo intorno agli anni Sessanta del secolo scorso, però, gli scienziati riuscirono a collegare le anomalie riscontrate nei pazienti a un deficit nella produzione di dopamina (un neurotrasmettitore) a livello cerebrale.

James Parkinson è morto il 21 dicembre 1824, all’età di 69 anni.

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